La XXXI Festa di Radio Onda d'Urto cala il primo asso internazionale del palco principale: arrivano dal Brasile i Sepultura.
Salirà sul palco del Gatto Nero, per la prima volta, una delle leggende della scena heavy metal mondiale: i Sepultura, band nata in Brasile nel 1984 e oggi vicina ai primi 40 anni di carriera, trascorsi sui palchi di tutto il globo.
La scena metal globale non sarebbe la stessa senza i Sepultura: non solo una band venerata in tutto il mondo, ma ancora oggi ambasciatori internazionali e re-inventori del metal, sin da quando hanno pubblicato il loro leggendario album di debutto, Morbid Visions, nel 1986.
Sepultura- La formazione che arriverà a Brescia sarà quella ormai rodata da tanti anni: Derrick Green alla voce, Andreas Kisser alla chitarra, Paulo Jr. al basso ed Eloy Casagrande a batteria e percussioni. Un suono immediatamente identificabile, quello dei Sepultura, ma capace nel corso del tempo di inserire molte altre esperienze - come le musiche popolari brasiliane o le esperienze orchestrali degli ultimi anni - per un sound che non ha eguali per forza esplosiva, qualità tecnica, voglia di sperimentare e impatto scenico.
I Sepultura arrivano a Brescia sull'onda del tour mondiale di Quadra, quindicesimo album in studio, uscito a fine 2020: la prova di una volontà ininterrotta, una sete inappagata e una qualità elevatissima. Quadra è la parola portoghese che sta per "campo sportivo: un'area limitata di terra, con demarcazioni regolamentari, dove secondo una serie di regole in cui si svolge il gioco. Noi - spiega il chitarrista dei Sepultura, Andrea Kisser - veniamo tutti da diverse Quadra. I paesi, tutte le nazioni con i loro confini e le loro tradizioni; cultura, religioni, leggi, istruzione e un insieme di regole in cui si svolge la vita. Nella Quadra dei Sepultura, tuttavia, siamo tutti uguali. Per quanto ci riguarda - aggiunge Kisser - non prestiamo attenzione al passato e non cerchiamo di preoccuparci del futuro troppo. Siamo nel presente, cercando ogni giorno di rendere i Sepultura un po' meglio. Questo ci tiene forti e uniti".