La Fabbrica del Futuro, iniziativa di Confindustria Brescia per “Bergamo Brescia Capitale Italiana delle Cultura 2023”, è un progetto originale che aggrega risorse diffuse in un’unica, speciale realizzazione.
Il mondo del fare bresciano, terra di aziende creative antiche e moderne, di eccellenze manifatturiere attive in tutto il mondo, partecipa alla progettazione di un luogo completamente nuovo, nel Parco dell’Acqua a Brescia, al cui interno vengono raccontate, mostrate, presentate trenta “storie di impresa”: l’impresa come azienda e l’impresa come intrapresa, percorso, viaggio tra un’idea e la sua trasformazione in realtà.
“Quando un sogno ha una data, diventa un progetto”, usava dire un visionario come Walt Disney, e queste parole si possono riprendere per introdurre i trenta progetti selezionati attraverso un Concorso di Idee promosso tra le sue aziende associate da Confindustria Brescia nel settembre 2022: progetti di Sostenibilità, Cultura d’Impresa, Innovazione e Ricerca, Impresa e Territorio, Welfare. È una moderna idea di impresa che si apre al suo territorio e alla Comunità che lo abita.
Una impresa contemporanea, “a responsabilità illimitata”, fondamentale nel costruire la società e le relazioni positive tra le persone.
Dentro uno spazio mai visto prima, totalmente sostenibile, le aziende bresciane si raccontano con i linguaggi del nostro tempo utilizzati consapevolmente e in tutto il loro spettro: il Metaverse, l’intelligenza artificiale, i totem video e interattivi, le immagini e gli oggetti, che, con simbologie e suggestioni libere, anche curiose, ispirano la visita, alla scoperta di trenta imprese e delle loro visioni, dei loro progetti per il futuro: il 2023 e oltre.
Questi racconti per immagini sono il risultato di un articolato e ricco percorso di co-creazione dei contenuti, avviato dai trenta progetti e da altrettanti dialoghi e scambi di idee, nei mesi scorsi, in sessioni dedicate di incontri e conversazioni. Con un obiettivo sempre centrale: raccontare, condividere questi patrimoni e questi progetti con un pubblico il più ampio possibile. Comunicare, cioè mettere in comune, con tutti.
La metafora della trasparenza, infatti, cioè della comunicazione limpida e luminosa, ispira questa architettura/scultura, scrigno e fonte di luce, che non per caso contiene anche tre creature vegetali: per esprimere al meglio una nuova “bio-impresa”, o più semplicemente un’impresa umana, che va ad arricchire e innervare di contenuti questo speciale anno bresciano.
Benvenute e benvenuti nella “Fabbrica del Futuro”, per la Capitale Italiana della Cultura 2023.