Storia dell'Azienda dei Servizi Municipalizzati di Brescia"
03
DIC
  • QUANDO:
    3 dicembre
    ore 17:00
  • DOVE:
    Palazzo Martinengo delle Palle - Sala del Camino
    (via San Martino della Battaglia 18 - Brescia
  • BIGLIETTI:
    Ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili

Ore 17.00

Presentazione del secondo volume della "Storia dell'Azienda dei Servizi Municipalizzati di Brescia", edito da Il Mulino.

L'iniziativa è promossa dalla Fondazione Asm e dalla Fondazione "Luigi Micheletti", con la collaborazione del Comune di Brescia e della casa editrice il Mulino.

L'opera, curata dai professori Giovanni Gregorini e Sergio Onger, analizza un periodo cruciale per la città: dalla ricostruzione postbellica alla vigilia della crisi energetica degli anni Settanta (1945-1971), un'epoca che ha visto profonde trasformazioni sociali ed economiche del territorio bresciano. Il volume contiene testi e contributi di Daniele Perrucchetti, Valerio Varini e Massimo Tedeschi, Maria Paola Pasini, Marcello Zane, Riccardo Semeraro. Come già annunciato in occasione della pubblicazione del primo volume dal titolo “La municipalizzazione dei servizi tra età giolittiana e fascismo [1907-1944]”, il progetto di ricerca e la relativa produzione editoriale prevedono una minuziosa documentazione dell’intera vicenda aziendale dell’Asm strutturata nell’arco di tre anni: per il 2026 è annunciata la pubblicazione, sempre per i tipi de Il Mulino, del terzo volume che, dal tornante degli anni ’70, giungerà fino alla situazione dei giorni nostri.

Dopo i saluti istituzionali della Sindaca di Brescia Laura Castelletti, del Presidente della Fondazione "Luigi Micheletti" Ettore Fermi e del Presidente della Fondazione Asm Felice Scalvini, i curatori del volume dialogheranno con Emilio Del Bono, Vice Presidente del Consiglio di Regione Lombardia, e Giovanni Comboni, Vice Presidente di A2A.

L'incontro rappresenta un'importante occasione per approfondire la storia dei servizi pubblici locali e il loro ruolo nello sviluppo della città di Brescia nel secondo dopoguerra.

L'ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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