Un viaggio nel cinema di Massimo Troisi, come regista prima ancora che come grande attore comico, attraverso il montaggio dei film di Troisi intrecciato ad alcune conversazioni con artisti che lo hanno amato e ne sono stati influenzati, come Francesco Piccolo, Paolo Sorrentino, Ficarra e Picone, critici che lo hanno studiato, come Goffredo Fofi e la rivista Sentieri selvaggi, e due tra gli artefici della sua opera postuma, Il postino, Michael Radford e Roberto Perpignani. Mario Martone delinea in questo modo la parabola artistica di Troisi dagli inizi alla fine, inquadrandolo nella temperie degli anni in cui si è formato e nella città comune ai due registi, Napoli.