Dopo 43 giorni terribili di lavoro ininterrotto sotto costanti bombardamenti nelle sale d'emergenza degli ospedali Al Shifa e Al Ahli di Gaza, il chirurgo ricostruttivo britannico-palestinese, Dr. Ghassan Abu Sittah, ne è uscito trovandosi improvvisamente volto della resistenza palestinese.

Con le immagini di lui, pallido e sotto shock, diffuse in tutto il mondo, ha raccontato un catalogo di orrori: corpi lacerati, amputazioni senza anestesia, bambini orfani senza più una famiglia, e il deliberato attacco contro il personale medico e le strutture ospedaliere.

Questa era la sesta - e la più terribile - "guerra" di Ghassan a Gaza. Perché lo fa? Da dove trae la forza per affrontarla ancora e ancora? Come incide sulla sua famiglia? Come elaborano i rischi che lui si assume?

La risposta risiede semplicemente nella loro passione condivisa: la Palestina, una passione che esprimono attraverso il sostegno al suo pericoloso lavoro umanitario.

Le registe Carol Mansour e Muna Khalidi, amiche intime della famiglia Abu Sittah, condividono la stessa passione. Hanno atteso con ansia che Ghassan uscisse da Gaza - dopo un lungo e spaventoso viaggio notturno - per incontrarlo ad Amman. Determinate a catturare le sue emozioni più autentiche, hanno iniziato a filmarlo nel momento esatto in cui è entrato dalla porta.

Seguendolo a Beirut, Amman, Londra, Kuwait e Dubai, lui e loro esplorano insieme il loro comune Stato di Passione.