L'opera prima di Nolan sbarca nelle sale italiane insieme all'ultimo attesissimo lavoro del regista britannico, Oppenheimer. Il film risale al 1998 e si tratta di un thriller esistenziale che ha come protagonisti due giovani con una passione in comune. Da un lato c'è Bill, aspirante scrittore che per trovare l'ispirazione per creare i suoi personaggi segue, in maniera discreta ma ossessiva, la gente che lo circonda. Un'abitudine comune anche a Cobb, ladro di professione che osserva le persone per studiarne le abitudini e svaligiare le loro case. Essendo del mestiere, Cobb si accorge subito di essere seguito da Bill, ma i due finiscono per unirsi grazie alla comune passione per le vite altrui. L'allievo e complice Bill e il ladro filosofo Cobb iniziano così a girare di casa in casa, indagando sulle abitudini delle persone che le abitano. Una strada che porterà Bill a un incontro con una donna dal passato oscuro e misterioso, che getterà il giovane scrittore al centro di un intrigo fatto di crimini e omicidi dei quali Bill sembra essere il colpevole. Una pellicola di 16 mm girata in bianco e nero, niente attrezzature professionali e un budget irrisorio (pare sia costato 3000 sterline), per un film che segna l'inizio della carriera di Christopher Nolan e la nascita del suo inconfondibile marchio di fabbrica.