Mostra collettiva Obra
27
APR
  • QUANDO:
    27 aprile
    2, 3, 4, 9, 10, 11 maggio
    dalle ore 15:00 alle ore 19:00
  • DOVE:
    A+B Gallery
    Corsetto Sant’Agata, 22 / Scala C / 1° piano - Brescia
  • BIGLIETTI:
    Ingresso libero e gratuito

A+B Gallery presenta Obra, mostra collettiva che pone l’attenzione su una certa produzione pittorica spagnola contemporanea, con la partecipazione di: Elena Alonso (Madrid, 1981), Antonio Ballester Moreno (Madrid, 1977), José Díaz (Madrid, 1981), Julia Huete (Ourense, 1990), Miguel Marina (Madrid, 1989), Kiko Pérez (Vigo, 1982) e Guillermo Pfaff (Barcellona, 1976).

Dopo la mostra “Farbe”, centrata sul contesto tedesco, la galleria indaga ed estrapola da un altro contesto culturale specifico una selezione di ricerche, principalmente inedite per l’Italia, coerentemente con la ricerca sulla pittura che A+B Gallery sta portando avanti in questi anni.
Il titolo Obra rimarca un aspetto fattivo dell’atto del dipingere, in cui i punti di tensione, idea e materia, si declinano sulla tela partecipando al proprio contesto storico e contemporaneo.

Gli artisti selezionati per la mostra Obra, sono connessi gli uni con gli altri in considerazione di vari dati culturali e fattori quali l’appartenenza ad un periodo generazionale, che copre principalmente come anno di nascita gli anni Ottanta o la fine degli anni Settanta, un percorso comune in termini di studi, seppur con provenienze da regioni spagnole diverse, e soprattutto l’area geografica di azione comune, nello specifico quella della città di Madrid, in cui gli artisti si sono insediati e operano regolarmente negli anni recenti in gallerie e istituzioni cittadine.

La mostra si sviluppa all'interno dei due poli di tensione città e paesaggio - metafora della pittura stessa - e della loro traduzione in artificiale e naturale, sintetico e organico. Un'artista come Elena Alonso si insinua con la sua ricerca nell'artificio architetturale trovando spazio per tecniche pittoriche leggere e raffinate, così come José Díaz , che trasforma la vita nella struttura urbana della città in linguaggio pittorico. L’artificio è totale nell’immagine di sintesi di Antonio Ballester Moreno, in cui la natura, guardata nel particolare o nell’insieme del cosmo, si fa immagine e astrazione. Sempre la tensione tra i due poli organico e artificiale si trova in Julia Huete, che giunge alla definizione di una pittura eseguita con cuciture nascoste in forme organiche ed evanescenti. Kiko Pérez, con i suoi collage di carta e legno, è posizionato in quel luogo liminale di continuo scambio tra organico e costruttivo mentre le forme di Guillermo Pfaff mettono in discussione l'atto rappresentativo per una grammatica nata dalla materia tipica della pittura, che rende il suo dipingere un atto indipendente. Decisamente rivolto alla natura è Miguel Marina, la cui pratica non mostra una reale rappresentazione del paesaggio, ma una individuale e frammentata esperienza di esso.

Obra restituisce principalmente l’abilità con la quale gli artisti utilizzano la materia pittorica per creare espressività uniche. Con diverse tecniche si declina il tema della pittura e dell’astrazione, esplorando il linguaggio visivo con grammatiche e sintassi diverse.
La mostra approfondisce intrecci e relazioni, indagando come le opere di ciascun artista siano produttrici di narrazioni visive le cui unità minime di racconto emergono attraverso l'uso di forme universali e materiali insoliti. 

Opening: 2 marzo 2024, ore 18.00

 

 

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