Mostra di Paola Sabatti Bassini.

La frase iconica di Simone de Beauvoir donna non si nasce, si diventa (Le deuxième sex,
Gallimard,1949) sintetizza ciò che passa attraverso il perpetrarsi del linguaggio e delle immagini, ossia la condizione d’essere e quella della sua rappresentazione.
Le parole e le immagini “mettono al mondo” il mondo, rendendo visibile un concetto astratto, un pensiero comune, un’abitudine, un modo di esistere in un contesto dato. Il non detto e il non rappresentato confinano in una zona grigia ciò che non si vuole o che non può essere nominato. Dizionari e vocabolari non hanno inventato le parole, le hanno fissate nel loro significato originale e nel loro uso quotidiano rispondente ai costumi di un popolo, a ciò che ne caratterizza le relazioni, il grado di civiltà, di emancipazione, ma anche d’intolleranza e disuguaglianza.

Cantastorie evoca il rapporto tra immagine e racconto narrato rappresentato da scene illustrate; storie capaci di catturare l’attenzione di chi ascolta, proiettandolo in uno spazio tempo immaginativo lungo quanto il tempo del racconto.

Inaugurazione sabato 11 maggio alle ore 18.00, presentazione di Lucia Zanotti

Orari di vista della mostra:

Martedì, mercoledì e giovedì
Dalle ore 9:30 alle ore 12:30 e dalle ore 14:30 alle ore 17:30

Venerdì
Dalle ore 20.00 alle ore 22.00

Sabato
Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14:30 alle ore 17:30