Corso di Storia dell’Arte – Il Rinascimento a Brescia: lo spirito della città
09
OTT
  • QUANDO:
    9, 16, 24 ottobre
    Consultare il programma
  • DOVE:
    Cras e Centro Faunistico
    Località Fles - Paspardo
  • BIGLIETTI:
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La nuova edizione del tradizionale corso di storia dell’arte è stata pensata in preparazione all’evento espositivo protagonista della programmazione culturale di Fondazione Brescia Musei a partire dal periodo autunnale.
La mostra Il Rinascimento a Brescia. Moretto, Romanino, Savoldo 1512-1552 metterà a confronto gli artisti che nella prima metà del ‘500 hanno portato la pittura bresciana a livelli di assoluta eccellenza.

Se da un lato l’attività di Alessandro Bonvicino il Moretto, Girolamo Romanino e Giovanni Gerolamo Savoldo è stata ampiamente esplorata in oltre un secolo di studi, dall’altro i tentativi di raccontare il ‘500 bresciano nella sua ricchezza, complessità e, per certi versi, contraddittorietà sono stati pochi.
Il punto di vista sarà dunque incentrato attorno a personaggi emblematici, come Fortunato Martinengo, il nobile bresciano ritratto dal Moretto nel dipinto conservato alla National Gallery di Londra, protagoniste al femminile  come Angela Merici e Veronica Gambara, gli sposi Gerolamo Martinengo e Eleonora Gonzaga per i quali furono organizzati festeggiamenti sontuosi, e poi filosofi, musicisti, poeti, scienziati.

Specialisti e studiosi interverranno in incontri a due voci, per ricomporre, come in un mosaico, il complesso quadro culturale raccontato nella mostra, aggiornando sugli esiti delle ricerche più recenti e proponendo nuovi punti di vista su una delle stagioni più affascinanti della nostra città.

Programma:

Giovedì 26 settembre
Ore 18.00

Dalle macerie la rinascenza. Brescia e la società bresciana dopo il Sacco del 1512
L’intervento, partendo dai celebri fatti del febbraio 1512 e culminati nel Sacco di Brescia, vuole fare luce sulle fratture palesatesi in seno alla società bresciana a seguito della prima fase delle guerre d’Italia. In particolare, si vuole fare luce sulle varie fasi di scontro apertesi in città, nonché sulle ondivaghe afferenze politiche del patriziato cittadino, diviso tra sentimenti filo-marciani e invaghimento per i “nuovi” dominatori francesi e ispano-imperiali. L’intervento vorrebbe infine rispondere a una domanda essenziale: dopo il terribile trauma del Sacco, Brescia fu solamente in balia degli eventi bellici e dell’opposizione di parte? Oppure, anche in ragione di tale cicatrice, trovò il modo di reagire, nutrendo la florida stagione della sua multiforme cultura rinascimentale?

A cura di: Enrico Valseriati, Università di Padova

Fortunato Martinengo e la musica
L’intervento si sofferma sul mecenatismo musicale del conte Fortunato Martinengo e presenta le principali peculiarità delle musiche (e delle teorie musicali) in voga nelle corti e nelle accademie italiane della prima metà del Cinquecento.

A cura di: Marco Bizzarini, Università di Napoli Federico II

Mercoledì 02 ottobre
Ore 18.00

Letteratura e spiritualità a Brescia nella cultura del primo Cinquecento
La conferenza si propone di delineare attraverso le figure di alcuni protagonisti (letterati e letterate attivi nel primo Cinquecento o nel transito fra la prima e la seconda stagione del fiorente Rinascimento bresciano: da Emilio degli Emili a Fortunato Martinengo, da Bartolomeo Arnigio a Giovanni Andrea Ugoni; dall’esemplarità lirica e intellettuale di Veronica Gambara e Barbara Calini a quella morale di Laura Mignani ) il processo, le ragioni e le forme dell’affermazione e promozione della cultura cinquecentesca cittadina nel rango titolato dei centri più vitali dell’Italia settentrionale, padana e veneta, per il prestigio delle sue attività tipografiche, gli indirizzi della sua poesia petrarchistica (di cui è testimone l’illustre antologia curata da Girolamo Ruscelli delle Rime di diversi eccellenti autori bresciani, 1553) e il dibattito spirituale ruotante intorno agli ideali della reformanda Ecclesiae della Devotio moderna. Si cercherà di illustrare come proprio l’intreccio dirimente fra le caratteristiche e i codici espressivi che assunse a Brescia la produzione umanistica e le rigogliose istanze di rinnovamento spirituale che animarono la vita intellettuale dei cenacoli letterari e delle accademie (dal sodalizio dei Dubbiosi, fondato da Fortunato Martinengo, su cui ancora non è stata fatta piena luce, ai prestigiosi ‘Occulti’ di cui l’ambizioso programma sapienziale dà conto Bartolomeo Arnigio, nel Discorso intorno al Sileno, del 1568), strette intorno a figure di letterati e poetesse d’indubbio rilievo e a famiglie, come gli Stella, i Martinengo, i Gambara, implicate nella rete delle relazioni e delle correnti riformatrici dell’evangelismo, creò l’humus feconda che favorì la luminosa pagina degli sviluppi del Rinascimento bresciano.

A cura di: Elisabetta Selmi, Università di Padova

Realtà e devozione nella pittura sacra del primo Cinquecento a Brescia
Partendo dall’analisi di alcune opere dei grandi maestri bresciani del primo Cinquecento, l’intervento cercherà di illustrare le modalità con le quali questi pittori riuscirono a intercettare la sensibilità dei committenti, interpretando le loro aspirazioni di fede in un momento delicato della storia cittadina. Si proverà, inoltre, a spiegare quanto la vocazione naturalistica dell’arte di Moretto, Romanino e Savoldo avesse rappresentato un linguaggio adatto alla cultura del loro tempo.

A cura di: Filippo Piazza, Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova

Mercoledì 09 ottobre
Ore 18.00

“Aparati, feste et triomphi”. Cerimonie, giostre, nozze sontuose a Brescia nella prima metà del Cinquecento
Nella prima metà del Cinquecento, Brescia vide susseguirsi una serie di celebrazioni magnifiche, che animarono la vita mondana e culturale dell’epoca: dalle numerose giostre, a partire da quella organizzata per Caterina Cornaro nel 1497, a nozze sontuose, con cortei che si snodavano attraverso le vie cittadine, sino ai grandi apparati effimeri, le feste pubbliche, vere e proprie forme d’arte, divennero la massima manifestazione della magnificenza e del lignaggio dell’aristocrazia cittadina.

Letizia Barozzi, Università degli Studi di Brescia

L’arte della moda a Brescia. 1512-1552
Saper leggere un abito, la sua foggia, i suoi colori e i suoi accessori, significa addentrarsi e conoscere da un punto di vista inedito il contesto storico, artistico, culturale e socio-economico in cui ogni capo vestimentario è stato concepito. I dipinti eseguiti dai tre titani della pittura del Rinascimento bresciano contribuiscono a delineare un capitolo della storia della moda che guarda a Venezia ma anche alla Francia e alle più vicine corti padane di Mantova, Ferrara e Milano.

Barbara D’Attoma, Mast Castel Goffredo – Museo della Città

Mercoledì 16 Ottobre
Ore 18.00

Fortunato Martinengo e la cultura del dubbio tra Brescia e Venezia
Fortunato Martinengo deve la sua fama, oltre che al ritratto che ne fece Moretto, alla fondazione di un’Accademia detta dei Dubbiosi. Sebbene poco sia noto delle attività degli accademici, sembra certo che l’interesse verso il tema del dubbio, filosofico e religioso fosse vivo entro la cerchia di Martinengo. Questo intervento traccerà le linee della cultura del dubbio nell’arte e nella letteratura tra Brescia e Venezia tra inquietudini religiose, crisi filosofiche e speranze di rinnovamento.

Marco Faini, University at Buffalo (SUNY)

Angela Merici, una “santa viva” nella Brescia del Rinascimento
Angela Merici (ca. 1470/75-1540) fu un’interprete geniale delle istanze di vita devota femminile e di riforma religiosa del Cinquecento. Figura complessa, al contempo “santa viva” del Rinascimento e promotrice di nuove concezioni di “vita christiana”, Merici legò la sua fama soprattutto alla Compagnia di sant’Orsola, da lei istituita a Brescia nel 1535. L’originalità dell’istituto fu quella di offrire alle donne la possibilità di vivere l’identità di “Spose di Cristo” rimanendo nel mondo secolare, aprendo la strada all’affermazione della donna single.

Querciolo Mazzonis, Università degli Studi di Teramo

Giovedì 24 ottobre
Ore 18.00
Visita guidata in mostra con i curatori

Costo:
€ 60,00 per 5 incontri + visita guidata finale
€ 45,00 per 3 incontri + visita guidata finale
€ 45,00 per 5 incontri + visita guidata finale per guide turistiche autorizzate

Modalità di iscrizione:
Per iscriversi è necessario prenotarsi al Centro Unico Prenotazioni
Tel. 030.8174200 cup@bresciamusei.com
e saldare la quota tramite bonifico bancario entro il 10 settembre
intestato a
Fondazione Brescia Musei
BPER BANCA S.p.A. Filiale di Brescia – Via Trieste, 25122 Brescia
IBAN: IT48D0538711210000042679515

L’iscrizione verrà confermata all’atto del pagamento della quota.
Si segnala che non è previsto il rimborso della quota di iscrizione.

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