Perchè siamo rimasti... Vittorio, Luigi, Giovanni e Albert Joubert
30
OTT
  • QUANDO:
    30 ottobre
    ore 20:30
  • DOVE:
    Complesso San Cristo
    Via Piamarta, 9 - Brescia
  • BIGLIETTI:
    Ingresso libero

Spettacolo liberamente ispirato al libro di Lisa Zaccherini, Benedetti Ragazzi. Vita e pensieri dei beati Carrara, Faccin, Didonè e Joubert, martiri in Congo (2024).

Di Giuseppe Marchetti con Luciano Bertoli, Andrea Manni e Alessandro Zanetti.

Video di Maurizio Pasetti e Mara Favero

Il 28 novembre 1964, verso le 14:00, davanti alla chiesa di Baraka si ferma una jeep militare da cui scende Abedi Masanga, un capo dei ribelli mulelisti che da mesi occupano la zona. Invita fratel Vittorio Faccin a salire sulla jeep e, al suo rifiuto, gli spara al petto uccidendolo. Avvertiti gli spari, padre Luigi Carrara, che stava confessando, si dirige all’esterno della chiesa. Abedi gli intima di salire sulla jeep ma Carrara, vedendo il confratello morto, si inginocchia davanti al suo corpo e lì muore con un proiettile alla testa. I loro corpi vengono orrendamente smembrati e un braccio di fratel Faccin portato come trofeo in giro per Baraka da un giovane del commando dei ribelli, che più tardi si convertirà.

Dopo queste uccisioni, la jeep di Abedi riparte alla volta di Fizi, dove giunge in serata. Qui – contro il parere dei capi mulelisti che controllano la missione e proteggono i saveriani – si dirige alla parrocchia e fa chiamare i missionari. Padre Giovanni Didonè apre la porta insieme all’abbé Albert Joubert. Alla vista delle armi Didonè fa appena in tempo a fare un segno di croce, quando Abedi spara colpendolo in fronte. Subito dopo spara anche all’abbé, colpendolo al petto. Joubert, ferito, tenta di allontanarsi ma è raggiunto mortalmente da un altro colpo alle spalle.

Il Congo, indipendente dal 1960, stava vivendo una difficile transizione socio-politica. Il presidente democraticamente eletto, Patrice Lumumba, filo-sovietico, era stato giustiziato nel 1961 dal colonnello Mobutu. Nel 1963 Pierre Mulele, già ministro del governo Lumumba, rientra in Congo, dopo un periodo di indottrinamento ideologico e addestramento militare in Cina, dando vita a un movimento di rivolta contro le strutture governative e ogni presenza europea. In questo clima, mentre gli europei e gran parte dei missionari, cattolici e protestanti, lasciano il Congo, i saveriani pagano con la vita la scelta di restare.

Il 14 dicembre 2023, papa Francesco autorizza la promulgazione del Decreto che riconosce il martirio dei servi di Dio: Luigi Carrara, Giovanni Didonè e Vittorio Faccin, missionari saveriani, e Albert Joubert, prete diocesano. Sono stati beatificati il 18 agosto 2024 nella cattedrale di Uvira (Congo RD).

 

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