Mostra a cura di Giovanna Galli.
Vezzoli ha un lunghissimo curriculum espositivo, ha partecipato a molti concorsi ricavandone vittorie e soddisfazioni, ha presentato le sue opere in tante e prestigiose sedi.
Quello proposto in questa occasione nella sede di AAB “È un viaggio attraverso i tempi accidentati che ci è dato vivere, è un racconto – o meglio, una lettura poetica – che ricorre a materiali scabri, ruvidi, aridi, che predilige scarti anonimi e occasionali dell’era industriale che qui acquistano una forza narrativa inedita quanto suggestiva. Il tocco dell’artista ha la capacità di fare rivivere questi materiali poverissimi caricandoli di senso, traghettandoli verso nuovi significati e schiudendo a noi nuovi orizzonti.” M. Tedeschi.
La curatrice Giovanna Galli racconta come dagli anni Duemila l’artista si è allontanato dalla figurazione e da una tecnica tradizionale non più sufficienti ad esprimere la complessità del suo universo interiore. La bellezza della natura e la sua rappresentazione mimetica potevano solo in parte compensare un bisogno espressivo più articolato, che necessitava di una diversa decodifica. Ha fatto dunque proprio un linguaggio informale, contaminato dalla pulsione ambivalente verso l’astrazione e il simbolismo, mediati dal talento grafico e cromatico, e verso l’attaccamento alla realtà e alla verità del mondo degli oggetti, come misura dell’umano entro cui collocare la sua narrazione.
Giuseppe William Vezzoli nasce a Sarezzo (Brescia) nel 1954. Il precoce amore per l’espressione artistica lo conduce ad affiancare allo studio e al lavoro, sin dalla più tenera età, anche la pittura.
Ad oggi William Vezzoli è autore di una nuova pittura che considera il reale nel concetto che lo fa apparire, nel continuo uso di monocromie senza interventi che l’autodefiniscano, e poi l’oggetto che però non firma in sé per sé, allontanandosi dal Dada ma restando come riferimento, perché integra nel suo lavoro creativo l’apporto dell’era industriale come contributo a un diverso mezzo espressivo.
Inaugurazione della mostra: sabato 23 novembre alle ore 18.00
Orari di apertura della mostra: dalle ore 16.00 alle ore 19.30