Dalle ore 15.00 alle 17.30
Verrà affrontato il tema:
Il rapporto nonni / nipoti e la demenza: generazioni a confronto
L’Alzheimer Café ® avrà come gradito Ospite Relatore Dr. Gianbattista Guerrini, Geriatra della Fondazione Brescia Solidale.
I nonni, è noto, hanno per lo più un rapporto privilegiato con i nipoti, con i quali riescono spesso ad instaurare una relazione più immediata, più semplice; una relazione che – proprio perché libera dagli “obblighi” educativi dei genitori e dalla difficoltà che essi possono avere nel conciliarli con gli impegni lavorativi – si gioca sul registro dell’affettività e della complicità.
La demenza non ostacola questo incontro privilegiato tra i nonni ed i nipoti – e più in generale tra le persone ammalate ed i bambini: anzi, lo favorisce.
Finché i bambini sono piccoli, infatti, la relazione con la persona affetta da demenza non è “appesantita” – come si verifica negli adulti – da pre-giudizi e da una disposizione alla compassione che porta ad atteggiamenti automatici di caregiving: è più spontanea, paritaria, disinvolta e per la persona demente risulta più facile, rilassante, non “impegnativa”, non frustrante. Si avvale, preferibilmente, del registro non verbale, dell’espressione corporea, del
contatto fisico, della comunicazione empatica, dell’affettività. Proprio per questo appaga la dimensione affettiva della persona con demenza (ben più salda e duratura di quella cognitiva), il suo bisogno di serenità, di gioia, di tenerezza.
Bambini e anziani riescono a comunicare anche a livello del “non senso”, gli eventuali contenuti deliranti diventano fantastici; anche la ripetitività della persona ammalata è accettata senza fastidio dal bambino. E nell’incontro con i bambini la persona affetta da demenza esercita o riscopre un ruolo di “adulto” che la malattia tende a negarle.
Man mano che crescono i bambini sviluppano nei confronti del “nonno” ammalato un’attitudine protettiva ed un maggior senso di responsabilità che può aiutarli ad accrescere la propria autostima. Prendersi cura di una persona ammalata, interessarsi a lei, ai suoi bisogni, alle sue fragilità, consente ai bambini di crescere sul piano emotivo e cognitivo, insegna loro a mettersi in gioco e ad accettare le diversità.
È gradita l’adesione all’Associazione da parte dei partecipanti.
Programma:
Dalle ore 15,00 alle ore 15.30
Benvenuto: Accoglienza e socializzazione con ascolto musicale dal vivo
Dalle ore 15.30 alle ore 16,00
Parte informativa: Un esperto tiene una presentazione sull'argomento in programma, in una riunione informale
Dalle ore 16.00 alle ore 16,30
Pausa: Opportunità di scambiarsi esperienze o di richieste in privato, consumazione di bevande e ascolto musica dal vivo
Dalle ore 16.30 alle ore 17.00
Discussione: Domande in pubblico all’esperto e discussione inerente il tema dell’incontro; dibattito e commenti
Dalle ore 17.00 alle ore 17.30
Commiato Socializzazione e ascolto musicale dal vivo.