Funamboli. Genitori che camminano sul filo dell'oltre
12
MAR
  • QUANDO:
    12 marzo
    Dalle ore 18.00 alle ore 19.30
  • DOVE:
    Complesso San Cristo
    Via Piamarta, 9 - Brescia
  • BIGLIETTI:
    Ingresso libero e gratuito

Dalle ore 18.00 alle ore 19.30

Libreria Paoline e la rivista “Missione Oggi”, in collaborazione con Missionari Saveriani e “La Voce del Popolo”, presentano il libro di don Francesco FiorilloFunamboli. Genitori che camminano sul filo dell’oltre (Paoline 2024).

Dialoga con l’autore

Fabio Corazzina
Collaboratore delle parrocchie di Camignone, Passirano e Monterotondo / Bs, già coordinatore nazionale di Pax Christi
modera

Veronica Bernasconi
Figlie di San Paolo / Paoline / Roma

Introduce
Mario Menin
Direttore “Missione Oggi”

L’incontro, in presenza, sarà trasmesso anche sul canale YouTube e sulla pagina Web di “Missione Oggi”: www.saveriani.it/missioneoggi

L'autore: Don Francesco Fiorillo è il custode e responsabile della Fraternità Monastero San Magno di Fondi (LT). Nato a Terracina (LT) nel 1976. Scrive del suo percorso di vita: “Sono in viaggio da quarantacinque notti con lo stomaco in gola quando la tempesta è violenta e con le vele spiegate quando sento il Vento arrivare. Partorito all’alba, nel mese in cui le rose prendono il loro spazio e profumano l’aria, in una casa immediatamente semplice, straordinariamente presente. Inquieto, nuotatore controcorrente, amante della gente, cercatore di un Dio accampato fuori le mura. La musica, la terra da calpestare, la passione per tutto ciò che è umano, ha condotto la mia rotta verso la scelta di salpare e abbandonare le mie certezze, per fidarmi del Vento che soffia dove e quando vuole. Il mio sacerdozio a venticinque anni, mi ha scaraventato nel deserto, tra fiere ed angeli, e da sempre lì spezzo il pane con Gesù e gli scartati. Pensavo di andare veloce, il Vento mi ha condotto lentamente a stare seduto ad ascoltare i punti interrogativi che passeggiano in questa parte di vita”.

Il libro è un percorso, un prendere per mano chi abita il dolore della perdita di un figlio o di una figlia, un provare a camminare spalla a spalla con i genitori sopravvissuti alla morte, in bilico sul filo della sofferenza più grande. L’Autore affronta le domande impossibili di chi attraversa questo lutto: come si può vivere il dolore? Perché a mio figlio e non a me? Dove era Dio? Come portare avanti la vita? Interrogativi che restano senza risposte. Ma con grande umanità si può accompagnare chi queste domande le sperimenta, perché esse aprono processi, spingono ad andare oltre le solite e banali parole sulla morte, spalancano nuovi orizzonti verso l’Infinito che rende digeribile il finito.

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