Ore 18.15

Hanno vissuto in prima persona la stagione del ’68, della contestazione, dell’impegno sociale e politico su fronti opposti.

Adriano Sofri come leader di Lotta Continua, e monsignor Massimo Camisasca, oggi vescovo emerito di Reggio Emilia, come allievo di don Giussani, il fondatore di Comunione e Liberazione.

Dialogheranno a Brescia in un incontro inedito promosso dalla Fondazione San Benedetto sul tema «Dal ’68 a oggi, il desiderio del cambiamento».

Appuntamento, moderato dal presidente della San Benedetto Graziano Tarantini.

L’occasione di questa iniziativa è data dalla recente pubblicazione del libro «Una rivoluzione di sé» (Rizzoli) che raccoglie alcuni interventi di don Giussani fatti fra il 1968 e il 1970. Il sacerdote a partire dal 1954, durante gli anni del suo insegnamento al liceo Berchet a Milano, era la guida di Gioventù Studentesca attorno alla quale si erano aggregati migliaia di giovani. Nel 1968, con l’esplosione della contestazione, un migliaio di liceali e alcune centinaia di universitari si allontanarono da Gs per aderire al nascente Movimento Studentesco. Finita quell’esperienza Giussani riparte con un gruppo di universitari riuniti a Milano attorno al centro culturale Charles Peguy da cui pochi anni dopo prenderà vita il movimento di CL. Negli stessi anni come formazione extraparlamentare, dall’area culturale della sinistra operaista e radicale, nasceva Lotta Continua, di cui Adriano Sofri diventerà uno dei leader più conosciuti.

Cosa è rimasto di quel desiderio di cambiamento che allora aveva mosso tanti giovani? E soprattutto cosa ha da insegnare per affrontare le sfide di un presente tormentato e incerto come quello attuale? Sarà interessante sentirlo da due relatori che hanno vissuto in prima persona quegli anni carichi di aspettative e dí contraddizioni.

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