Mostra realizzata da Guglielmo Fadabini, studente di Fisica
Inaugurazione: giovedì 20 marzo, ore 16.30
Gugliemo Fadabini, studente bresciano della laurea triennale in Matematica, indirizzo Fisica, ha costruito un robot che a partire da un’immagine in formato digitale e attraverso un algoritmo, produce una rappresentazione dell’immagine stessa incrociando chilometri di filo e facendo emergere i chiaroscuri. Il risultato sono opere nelle quali, guardando da distanza adeguata, forme, volti e ritratti emergono dall’intreccio dei fili.
È nata così la mostra Intrecci Musicali. InCROCI generativi tra arte e musica, un progetto dalle sfaccettature interdisciplinari tra informatica, matematica, fisica, psicologia della Gestalt, musica, arte e teologia.
In dialogo con l’autore ci sarà don Mauro Cinquetti, assistente pastorale della sede e la docente di Geometria Silvia Pagani. Il primo metterà in luce il richiamo ad alcuni significati teologici, come l’incrociarsi del filo genera le forme e le profondità e richiama simbolicamente la generatività della Croce, ad alcuni aspetti della filosofia della mente e della psicologia.
Un filmato in timelapse presenta in pochi minuti la procedura con cui il robot genera l’immagine.
Questa mostra presenta una decina di opere aventi come filo conduttore la musica: sono state scelte 10 opere musicali e per ognuna c’è un’opera che rappresenta il musicista-autore e una seconda opera che richiama il titolo del brano musicale. Attraverso un QR-code è possibile ascoltare il brano rappresentato.
L’incrociarsi del filo genera le forme e le profondità e richiama simbolicamente la generatività della croce che in Cristo unisce cielo e terra e genera vita nuova. Attraverso l’incrocio dei fili lo spazio inerte e vuoto prende forma e vitalità e restituisce a chi guarda e si lascia coinvolgere un significato, che nella musica, che può essere ascoltata, si fa non solo visibile, ma anche udibile. Ciò che da un punto di vista oggettivo non è nient’altro che un incrocio di fili regolato di un algoritmo, accolto soggettivamente si riempie di senso fino a coinvolgere la vita.
La mostra presenta agganci interdisciplinari tra informatica, matematica, fisica, psicologia della Gestalt, musica, arte e teologia.
Informazioni: 030 2406275