Mostra fotografica di Pietro Arrigoni
Inaugurazione: mercoledì 29 ottobre 2025 alle ore 9:00
Parlare di dolore è sempre difficile. Farlo attraverso la fotografia lo è ancora di più, perché l’immagine non concede filtri: mostra, espone, rivela. Quando ci si avvicina al dolore di chi ha perso una persona cara in un incidente stradale, la prospettiva cambia. Non si tratta più di un concetto astratto, ma di un abisso concreto, intimo, che segna il corpo e la memoria.
L’oggetto come ponte del dolore
Il cuore della mostra è l’oggetto. Ho chiesto a ogni familiare di portare con sé un oggetto appartenuto alla persona amata — qualcosa di caro, evocativo, quotidiano o simbolico. Un indumento, un libro, un casco, una fotografia, un frammento di vita.
Quell’oggetto diventa medium e testimone, limite e passaggio, peso e liberazione. È ciò che resta quando tutto il resto è scomparso, ma anche ciò che permette di trasformare il dolore: un oggetto transazionale, che consente di spostare la sofferenza verso una dimensione condivisibile, di nominare l’assenza e, forse, di riconciliarsi con essa.
Ogni scatto è nato da un incontro. Prima di fotografare, ho ascoltato. Solo dopo aver condiviso parole e silenzi, è arrivata l’immagine. Ne sono nate 33 fotografie: ritratti silenziosi in cui l’oggetto parla, si fa corpo, memoria, eco.
La mostra è visitabile durante gli orari di apertura degli Spedali Civili