La cantata del caffè
23
OTT
  • QUANDO:
    23 ottobre
    ore 17:00
  • DOVE:
    Salone Pietro da Cemmo - Sala Bazzini
    Piazza Arturo Benedetti Michelangeli, 1 - Brescia
  • BIGLIETTI:
    ingresso libero

Ore 17.00

Stefano Ghisleri presenta il suo libro "La cantata del caffè", dialoga con l'autore Cristina Baldo.

Sinossi:
Nel 1705 Dietrich Buxtehude, compositore e organista di Lubecca, ha ormai quasi settant’anni. Seduto al tavolo con l’amico Schlendrian, produttore di birra, manifesta il suo sconforto per non esser ancora riuscito a trovare un marito alla maggiore delle sue figlie: Marghareta. Nella stanza a fianco, mentre cerca di addormentarsi, la ragazza ode per l’ennesima volta il discorso dei due uomini: vorrebbe andarsene da quella città per ritrovarsi in una dove poter dare libero sfogo alla sua passione: il caffè.

La giovane Linetta, figlia sedicenne di Schlendrian e allieva di clavicembalo di Marghareta, è una ragazza alla moda. È lei una delle prime persone a frequentare il Kaffee della città, un locale fondato da Joseph dedicato all’omonima bevanda. Proprio un pomeriggio, mentre lei e Marghareta stanno parlando tra loro, Linetta conosce Karl, giovane cantante che si trova in città per ascoltare una delle celebri Serate Musicali introdotte da Buxtehude. In un movimento brusco Linetta si rovescerà una tazza di caffè sul vestito e da quel giorno suo padre la terrà segregata in casa: il suo matrimonio è fissato per il mese successivo con un ragazzo scrupolosamente selezionato, e nulla deve andare storto.
Marghareta diventa quindi il punto di incontro tra i due giovani innamorati: nel locale di Joseph, infatti, raccoglierà le lettere di Karl e porterà quelle di Linetta affinché i due possano comunicare tra loro.

Finalmente viene trovato un marito anche per Marghareta: è Schlendrian ad averlo scovato nella vicina Amburgo. Dopo aver presieduto a una falsa audizione, Buxtehude è costretto a letto: è giunta la sua fine. Poco prima dell’ultimo respiro riesce a farsi giurare dalla figlia di sposare il giovane Schieferdecker.
Linetta, segretamente incinta di Karl, ha le doglie. Marghareta avvisa il padre del bambino ma quando questi giunge a Lubecca non può far altro che constatare la morte per parto dell’amata. Egli rivolge, allora, un ultimo straziante canto alla luna che viene udito in tutta la città per poi sparire per sempre.
La vita di Marghareta prosegue tra la scuola di musica, la chiesa e le giornate passate a copiare le partiture composte dal marito per realizzare le parti degli esecutori. L’unica cosa che può fare per esprimere il suo amore per la musica è quella di tenere dei finti concerti dopo che anche l’ultima allieva ha terminato la lezione.
Schieferdecker viene convocato dal Consiglio della Città per un concerto in memoria del suo predecessore ma questi rifiuta: vuole essere lui l’unico musicista presente nella mente dei suoi concittadini. Schlendrian si rivolge allora a Marghareta perché trafughi e copi in notazione moderna, su pentagramma, la musica del padre contenuta in un vecchio baule.

La ragazza accetta ma una domenica mattina, dopo un sogno premonitore, si scopre che l’uomo è stato ucciso. L’assassino è Joseph che, dopo l’ennesima discussione nata a causa del caffè che si riteneva sottraesse clienti al mercato della birra, con un coltello ha sferrato un colpo letale al fianco dell’uomo.
Marghareta si trova spiazzata: aveva finalmente trovato uno scopo e un alleato ma il destino aveva deciso di beffarla proprio quando pensava di avere una missione importante da compiere. Un pomeriggio, mentre sta suonando delle musiche del padre, trova una lettera mai aperta. Era stata inviata sei anni prima, in occasione della morte di suo padre: era firmata J. S. Bach.

Il giovane compositore era stato allievo di Buxtehude e aveva voluto porgere le proprie condoglianze proprio a lei. Marghareta allora decide di rispondere alla lettera e spiegare la propria situazione. Bach si rende disponibile ad accogliere le copie delle partiture del suo defunto Maestro e a diffonderle il più possibile.
All’uscita dalla Messa, il Sindaco chiede a Marghareta di parlarle: lui e il resto del Consiglio hanno deciso di farle fare un concerto all’interno del salone del Municipio per onorare la memoria di suo padre; un concerto riservato ma autentico.
Marghareta è seduta al clavicembalo, alza la mano destra con un gesto aggraziato e la sua esibizione ha inizio.

Altri eventi