L’abito di Anita Garibaldi
21
NOV
  • QUANDO:
    21, 22, 23, 25, 26, 27, 28 novembre.
    Continua fino al 15/02/2026
    Consultare il programma
  • DOVE:
    Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia
    Brescia
  • BIGLIETTI:
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L’esposizione dell’abito di Anita Garibaldi, concesso in prestito dai Musei Nazionali della Repubblica di San Marino, costituisce un’occasione rilevante e peculiare entro il programma che Fondazione Brescia Musei ha dedicato alla figura di Giuseppe Garibaldi, indagandola attraverso molteplici prospettive e analizzandone il ruolo storico, la fortuna nelle arti visive, il culto materiale e la memoria pubblica. Dopa la mostra La Spedizione dei Mille. Memoria e racconto nel reportage pittorico di Giuseppe Nodari e il corso Garibaldi. Oltre la storia. lcona, mito, racconto, la narrazione si espande e si concentra ora sulla straordinaria figura di Ana Maria de Jesus Ribeiro, nota come Anita Garibaldi, attraverso l’esposizione dell’abito da lei lasciato nel luglio del 1849 a San Marino durante la drammatica ritirata verso Venezia, intrapresa dopa la caduta della Repubblica Romana. L’indumento ha la capacita di evocare, attraverso la suggestione della testimonianza materiale, quella donna coraggiosa, la cui esistenza è diventata simbolo di partecipazione attiva e di intensa dedizione civile.

L’oggetto permette di raccontare l’epopea garibaldina offrendo uno scorcio intimo su aspetti umani e quotidiani, come la commovente solidarietà che Anita ricevette dalle comunità locali durante la sua fuga.

L’abito: dopo la caduta della Repubblica Romana nel luglio 1849, Anita Garibaldi seguì Giuseppe Garibaldi nella difficile ritirata verso Venezia. Stremata, incinta e provata dal viaggio, trovò accoglienza a Cetona, dove le donne del paese le confezionarono una nuova veste di seta e gliela donarono a nome dell’intera comunità femminile. L’abito accompagnò Anita fino a San Marino, dove il 31 luglio la donna, preparandosi a ripartire, lo scambiò nella bottega della merciaia Teresa Simoncini con un abito più semplice e adatto alla fuga. Rimasta a San Marino, la veste fu conservata dalla famiglia Simoncini e, divenuta presto oggetto di venerazione patriottica, iniziò un lungo “pellegrinaggio” espositivo: dalle mostre risorgimentali di Bologna (1888) e Ravenna (1904) fino all’esposizione garibaldina alla Scala di Milano (1917), dove riapparve anche il bustino originale. Donato nel 1949 dalla famiglia Martelli ai Musei di Stato di San Marino, in un momento in cui si stava costituendo la raccolta dei cimeli garibaldini, l’abito divenne una vera e propria reliquia laica, simbolo della memoria di Anita e del suo ruolo centrale nel mito risorgimentale italiano.

Orario invernale (1 ottobre – 31 maggio):

Lunedì (non festivi): Chiuso
Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica: 10:00 – 18:00
Ultimo ingresso: 17.15

Prezzo biglietto: clicca qui

Informazioni e Prenotazioni:
Il CUP – Centro Unico Prenotazioni risponde dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00. Festivi esclusi.

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