Ore 21.00
Spettacolo di Achille Platto con Sergio Mascherpa e Alessandra Domeneghini, scene e regia Giacomo Andrico.
Era il 1973 quando Achille Platto iniziò, un po' per gioco, a scrivere il Bibbiù. Sono passati 50 anni, eppure quel testo continua a essere rappresentato: 680 repliche, uno spettacolo che continua a incantare e che continua a essere proposto e portato in scena da Sergio Mascherpa e Alessandra Domeneghini. È un testo ancora vivo perché indaga l'uomo e il mistero della vita, del dolore e dell'anima. È il racconto della creazione, dell'incontro di Adamo ed Eva, del rapporto di Caino e Abele e poi l'Annunciazione, Gesù e la Passione: non è una traduzione del testo biblico e nemmeno una facile parodia. Il Bibbiù, nella sua autonomia, si affianca al grande originale sacro e lo arricchisce nel segno della poesia, in un contesto di significati che appartengono al mondo contadino travolto ormai nei suoi valori dalle grandi trasformazioni sociali e industriali.
Nel Bibbiù è protagonista anche il dialetto bresciano, schietto ma tenero, lirico e al tempo stesso grottesco e dissacrante, che i due attori in scena padroneggiano alla perfezione.