La coreografa e drammaturga, in tournée nei teatri e nei più importanti festival nazionali e internazionali con le sue creazioni, è di scena per la prima volta al Teatro Odeon Prandelli con una performance che esplora, scardina e riformula con levità e ironia il mito della bellezza.
Il suo linguaggio attraversa arti performative, danza e teatro, focalizzando la ricerca sul corpo e sulla relazione con il pubblico. Negli ultimi dieci anni l’artista si è interrogata sugli stereotipi di genere, sull’identità del femminile e sul concetto di virtuosismo, andando oltre la forma apparente, cercando la leggerezza e lo humour nelle trasformazioni fisiche, nell’invecchiamento e nell’ammorbidirsi dei corpi col tempo.
Con l’umorismo, l’empatia e la vitalità che sono la sua cifra, Gribaudi ha creato una coreografia per quattro performer che indaga le diverse sfumature di una bellezza concreta e libera, che ribalta ogni canone. Il lavoro, finalista a Rete Critica 2019 e selezionato da NID Platform 2019, ha vinto il premio Danza&Danza 2019 Produzione Italiana dell’anno e l’azione CollaborAction#4.
Graces prende spunto dalla scultura neoclassica Le tre grazie che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817 come ideale universale di bellezza, proporzione e misura. L’ispirazione è mitologica. Le tre figlie di Zeus - Aglaia, Eufrosine e Talia - erano creature divine che diffondevano splendore, gioia e prosperità. Dal confronto nasce un gioco tra realtà e finzione, in cui le grazie danzano attraversando un tempo scandito ora dalle musiche classiche di Strauss ora dalla dance elettronica dei Matmos e dallo swing di Benny Goodman.
In scena tre corpi maschili, i danzatori Francesco Saverio Cavaliere, Flavio Ferruzzi e Andrea Rampazzo, dentro a un’opera scultorea che simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto.
In scena anche l’autrice Silvia Gribaudi che ama definirsi “autrice del corpo” perché la sua poetica trasforma in modo costruttivo le imperfezioni elevandole a forma d’arte con una comicità diretta ed empatica in cui non ci sono confini tra danza, teatro e performing arts. Insieme i tre interpreti cercano nuovi significati della parola “grazia” con calore, leggerezza e divertimento, in uno spettacolo riflessivo e gioioso dove il maschile e il femminile si incontrano lontano da stereotipi e ruoli, danzando il ritmo stesso della natura.
Al progetto ha partecipato in qualità di drammaturgo Matteo Maffesanti (regista, formatore e videomaker). Il disegno luci è di Antonio Rinaldi, i costumi di Elena Rossi.
Graces è in programma martedì 22 aprile alle ore 20. 45. Il teatro apre alle 20.
Pochi i posti disponibili.
I biglietti sono acquistabili presso:
Teatro Comunale Odeon Giacinto Prandelli di Lumezzane (via Marconi 5) il martedì e mercoledì dalle 18.30 alle 19.30, festivi esclusi;
Libreria Punto Einaudi di Brescia (via Pace 16/a) nei giorni di apertura dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, lunedì mattina e festivi esclusi.
Su vivaticket.it la prevendita online.