Manifestazione, a ingresso libero, è giunta alla quarta edizione e nasce dalla collaborazione tra la Proloco di Cigole, l’associazione culturale «Horatio!» e il Comune per promuovere realtà musicali creative provenienti dall' underground.
Quest’anno il programma vedrà la partecipazione di sei band, quattro provenienti da varie zone d'Italia e due dagli Stati Uniti. E ogni sera saranno attivi un mercatino con materiale vintage, esposizioni, bancarelle di dischi e memorabilia, oltre all’apertura della cucina con prodotti del territorio e cibo adatto a tutte le esigenze.
Il programma. Ad aprire la tre giorni di musica «375-649-94-64 (My Telephone Number)», una band che ha nel proprio nome il numero di telefono registrato e mixato.
A seguire la band avant-pop a stelle e strisce «Dummy», con base a Los Angeles, che propone un pop-rock che sperimenta con campionamenti e montaggio digitale, ispirandosi alla musica ambient e chill-out degli anni ’90.
Il sabato sera inizia con i «So Vixen», band drycore/post-punk veronese con formazione essenziale (batteria basso e chitarra) dai suoni asciutti e ruvidi, i cui testi e il cantato sono intimi ed emotivi e le due voci si alternano tra il melodico e il parlato.
Alle 22.30 saliranno sul palco la «A Toys orchestra», gruppo iconico del rock alternativo italiano formatosi nel 1998 ad Agropoli e che ha mietuto numerosi successi, anche nella cinematografia componendo colonne sonore.
Domenica il la sarà dato da «Cigno», nome d’arte del romano Diego Cignitti: presenterà l’ultimo album, «Buonanotte Berlinguer», una celebrazione, tra il sacro e il profano, tra atmosfere psichedeliche post punk, scandite da riff taglienti e ritmiche industrial, mescolando generi molto diversi tra loro, scavalcando quelli che normalmente sono considerati i confini della forma canzone. A chiudere la manifestazione i «Monsterwatch», una band di Seattle della scena post-punk/garage nel Pacific Northwest: un trio rumoroso che scatena un turbine di riff orecchiabili, supportati da ritmi punk quattro su quattro che comandano al pubblico di muoversi, in un modo o nell'altro, che piaccia o meno, rendendo i loro spettacoli dal vivo molto fisici.