Corpo sensibile – Ghiacciaio dell’Adamello: ascolto per il futuro
21
DIC
  • QUANDO:
    21, 23, 24, 27, 28, 30, 31 dicembre.
    Continua fino al 24/01/2026
    Consultare il programma
  • DOVE:
    MO.CA - Sala Alberi
    Via Moretto 78 - Brescia
  • BIGLIETTI:
    Ingresso libero

Installazione immersiva che trasformerà i dati bioacustici del Ghiacciaio dell’Adamello in esperienza sensoriale e porterà simbolicamente il più esteso ghiacciaio dell'arco alpino italiano nel tessuto urbano di Brescia.

Inaugurazione: domenica 21 dicembre alle ore 15.00

La mostra sarà visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 10.00 alle ore 19.00

Il palazzo resterà, invece, chiuso giovedì 25 e venerdì 26 dicembre 2025 e da giovedì 1 a martedì 6 gennaio 2026.

Il progetto, ideato da “Un Suono in Estinzione” e promosso - nell’ambito del Festival “Una Sola Terra” - dal Comune di Brescia, con il Museo di Scienze Naturali, insieme a Codice Edizioni e A2A come event partner, nasce per rendere tangibili i segnali della crisi climatica, creando un ponte inedito tra l’ambiente alpino e lo spazio cittadino attraverso l'integrazione di ricerca scientifica, sound art ed educazione. Il Mo.Ca si trasforma in una mappa vivente: un percorso che attraversa i cicli vitali del ghiacciaio e le sue temporalità, creando un ponte tra esperienza e conoscenza.

“Il ghiacciaio dell’Adamello viene spesso percepito come un altrove.

In realtà è molto più vicino di quanto pensiamo,” dichiara Sergio Maggioni, ideatore del progetto.

“Con Corpo Sensibile, pensato per Mo.Ca, abbiamo voluto accorciare quella distanza: scoprire che il corpo sensibile siamo noi, perché la trasformazione che stanno subendo i ghiacciai riguarda il nostro territorio, qui e ora.”

IL PROGETTO: UN ARCHIVIO CHE DIVENTA ESPERIENZA
Curato da “Un Suono in Estinzione”, piattaforma di ricerca che unisce monitoraggio acustico e glaciologia, Corpo Sensibile si basa su un archivio monumentale: oltre 15.000 ore di registrazioni bioacustiche raccolte tra il 2021 e il 2023 nelle profondità del ghiacciaio. Fratture, scorrimenti e micro-eventi sonori non sono più solo dati scientifici, ma diventano materia percettiva per raccontare l’urgenza del cambiamento.

IL PERCORSO ESPOSITIVO
Il visitatore attraversa quattro "nuclei" distinti, concepiti come soglie progressive tra la città, il corpo umano e il corpo del ghiacciaio.

1. corte interna: Ghiacciaio in città. La corte del Mo.Ca diventa una mappa a cielo aperto. Il perimetro riproduce la città di Brescia, che accoglie al suo interno la sagoma del Ghiacciaio dell’Adamello. Un albero centrale segna, drammaticamente, l’ultimo lembo di ghiaccio previsto per la fine di questo secolo secondo i modelli predittivi dell’Università degli Studi di Brescia e richiama,
plasticamente, l’urgenza di azioni di mitigazione e adattamento al riscaldamento globale. Realizzato in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti SantaGiulia (Corso di Pittura II, Prof. Mariconti) e l'Università di Brescia, partner dell’Alleanza Universitaria Europea UNITA.

2. galleria: Respiro. A terra, una forma d’onda visiva rappresenta un mese ininterrotto di registrazioni (agosto 2022) captate da un sensore calato in un mulino glaciale. L'opera illustra un'equazione semplice e inquietante: “Più suono significa più fusione”. L'aumento dell'attività acustica, infatti, testimonia direttamente la perdita di massa del ghiacciaio.

3. sala immersiva: Ablazione Sonora. Un’opera audiovisiva condensa 24 ore di vita del ghiacciaio in una singola giornata estiva. Grazie a potenti subwoofer, le frequenze infrasoniche del torrente subglaciale fanno vibrare il pavimento e una vasca d'acqua, permettendo al pubblico di percepire fisicamente l'energia della fusione e la velocità del cambiamento climatico causato dall'attività umana.

4. scale: Fonetica Glaciale. Il percorso si conclude con la decodifica. Attraverso strumenti di analisi avanzata, sviluppati dal team Usie sulle 15.000 ore di archivio, emerge un possibile “alfabeto sonoro”: una nuova chiave di lettura per interpretare i fenomeni glaciali attraverso il suono.
A completamento del percorso, il Mo.Ca ospita inoltre un documentario realizzato da A2A, in collaborazione con Will Media, dedicato all’impatto del cambiamento climatico sulla risorsa acqua.

Il contributo audiovisivo approfondisce il ruolo dell’acqua come bene sempre più prezioso, da tutelare e utilizzare in modo consapevole.

Il progetto è a cura di “Un Suono in Estinzione” con il supporto scientifico dell’Università degli Studi di Brescia, ed il fondamentale coinvolgimento degli studenti dell’Accademia di Belle Arti SantaGiulia.

Info progetto: www.unsuonoinestinzione.eu

 

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